24.5.09

L'amore per la bici scritto e cantato.

Il romanzo del pediatra-cantante dei Têtes de Bois racconta di eroi, salite e sudore Ispirato all'opera teatrale che segue la corsa, con 4 canzoni inedite. Una di Gianni Mura.


ROMA - E' dedicato all'amore e alla passione per la bicicletta, è una storia di eroi e salite, sudore ed emozioni. "I riciclisti" (edito da Ediciclo) è un romanzo scritto, cantato e interpretato sul palcoscenico come un'opera teatrale. Centosessanta pagine, un cd con quattro canzoni inedite interpretate dai Têtes de Bois ed un progetto realizzato con la collaborazione di Moni Ovadia.

E' il 1975: Francisco Galdos e Fausto Bertoglio si contendono per quarantuno secondi di distacco a favore dell'italiano, il 58esimo Giro d'Italia nell'ultima tappa sui tornanti dello Stelvio. Un testa a testa mozzafiato tra due grandi campioni fino all'ultimo colpo di pedale nell'emozione della folla e dei radiocronisti. Galdos vincerà la tappa, ma la maglia rosa alla fine andrà a Bertoglio.

Scrive Andrea Satta, voce incontrastata dei Têtes de Bois. Insieme a Sergio Staino che firma la copertina del romanzo, il pediatra-cantante, seguirà il centesimo Giro d'Italia per raccontare tracce d'Italia viste dalla bicicletta. Era al nastro di partenza a Venezia insieme ai 198 corridori; sarà il 31, all'Auditorium di Roma, per lo spettacolo che porta lo stesso titolo del suo libro, in occasione dell'arrivo nella capitale della tappa che chiuderà il primo secolo di vita del Giro.

Sullo sfondo della vecchia ed emozionante radiocronaca di Mario Ferretti, la storia "pedala" sulla bicicletta partigiana, la bicicletta del postino, la fatica, l'aria, le farfalle, la solitudine e il business. Una dichiarazione d'amore vissuta nei suoni e nella poesia attraverso racconti e inedite canzoni interpretate dai Têtes de Bois e scritte da un Gianni Mura, grande cantore del ciclismo e funambolo della parola, capace di inventare un testo inanellando semplicemente i nomi dei colli del Tour de France.