10.6.09

Consolati italiani all'estero, Di Biagio a Italia chiama Italia: "Non ce l'ho con il governo, ma i tagli non hanno nessuna logica"

"Se andiamo a guardare alcuni esempi e la lista dei consolati che vanno a chiudere, fra questi c'è anche Manchester. Gli italiani, quindi, per recarsi al consolato più vicino, dovrebbero andare da Manchester a Londra? Ma di che parliamo?"

Aldo Di Biagio oggi è intervenuto con forza riguardo i tagli che il governo ha imposto e sta continuando ad imporre alla rete consolare italiana nel mondo.

Il responsabile italiani nel mondo del Popolo della Libertà, dopo aver letto il titolo con cui Italia chiama Italia ha presentato la sua dichiarazione in proposito (PUNTI DI VISTA Rete Mae, Di Biagio (PdL) ce l'ha con il governo: "E' in corso un atto di smantellamento. Le nostre proposte inascoltate"), ha raggiunto telefonicamente il nostro giornale, per esprimere un chiarimento.

Di Biagio spiega che non ce l'ha affatto con il governo; il suo intervento - che noi giudichiamo coraggioso - è dovuto al fatto che "non si riesca a venir fuori con una riforma adeguata del Mae, che è poi quello che vorrebbero le comunità italiane all'estero", afferma il deputato.

C'è bisogno di una riforma molto più mirata, "accurata", secondo il responsabile PdL degli italiani residenti oltre confine. Si possono risparmiare soldi in tantissimi modi, ma - chissà perchè - le risorse vengono tolte sempre alla rete consolare italiana.

Eppure, se davvero ci fosse l'intenzione, si potrebbero individuare grandi sprechi nell'universo legato agli italiani nel mondo, senza andare a toccare quelle sedi consolari che non sono "in più", ma che servono davvero alla comunità italiana. Di Biagio ha detto a Italiachiamaitalia.com che presenterà presto al sottosegretario Mantica e al ministro Frattini una relazione "in cui ovviamente metto in risalto alcuni di questi aspetti".

E gli 8 milioni di euro che il governo intende risparmiare con la chiusura di alcuni Consolati? "Loro dicono 8 milioni di euro - replica Di Biagio -, ma non sarà così. Con la chiusura dovranno spendere il doppio: chiunque si occupi un minimo di economia, sa che quando si chiude si deve anche liquidare il personale, regolare ogni situazione... Insomma, alla fine spenderanno più di quanto era stato previsto per portare avanti le sedi consolari".

Nel dettaglio, "se andiamo a guardare alcuni esempi e la lista dei consolati che vanno a chiudere, fra questi c'è anche Manchester. Gli italiani, quindi, per recarsi al consolato più vicino, dovrebbero andare da Manchester a Londra? Ma di che parliamo? E questo è solo un esempio", commenta il deputato del PdL.

"Ci sono elementi di razionalizzazione - continua Di Biagio - ma non è possibile che in Svizzera, dove tutto è vicino, ci sia un numero spropositato di Consolati, e poi ne manchino invece dove c'è una forte necessità di presenza sul territorio". "Sinceramente - commenta laconico - non si capisce quale sia la logica".

L'augurio di Aldo Di Biagio è che "ci siano momenti di confronto su questo, sia con Mantica che con Frattini". Ce lo auguriamo anche noi.