24.7.09



di Mina Cappussi -


Venerdì 4 giugno, nell'aula magna della Escuela Normal Superior Nº2 di Rosario, è stato presentato il libro 'Il Molise-Immigrazione e Culto. La Fede popolare degli emigrati di Ripalimosani a Rosario' scritto dal Cav. Prof. Miguel Lanese e dal Prof. Marcelo Mariani, con prefazione dell'On. Michele Iorio, Presidente della Regione Molise.
Sul significato che l’opera assume nel panorama accademico sono intervenuti i parlamentari italiani residenti a Rosario, la Senatrice Mirella Giai e l'On. Giuseppe Angeli.
Gli autori poi hanno illustrato le principali tematiche affrontate nel libro patrocinato dall'IUNIR (Istituto Universitario Italiano di Rosario) e dichiarato di Interesse Consolare dal Cons. Generale d'Italia a Rosario, dott. Claudio Miscia.
Marcelo Enrique Mariani è professor de Historia egresado de la Universidad Nacional de Rosario, miembro del Centro de Estudios Historicos e Informacion Parque de Espana de Rosario , productor de programma televisivo italiano Un Giro per l’Italia.
Miguel Angel Lanese è professor en Historia y Formacion Civica egresado del Istituto Nacional Superior del Profesorado de rosario, En Ciencias del al Educacion egresado de la Universida Nacional del Rosario, professor titular por concurso – Departamento de Ciencias Sociales – Escuela Superior de Comercio – universida Nacional de Rosario, Director de la E.E.M.P.A. N. 1279 Ministero de Educacion Provincia de Santa Fe, professor titolar de la Escuela Normal Superior de Rosario, Cavaliere della Repubblica Ordine della Stella della Solidarietà, Columnista del programma televisivo cultural italiano Un Giro per l’Italia, por Galavision.
Gli autori hanno risposto alle domande del numeroso pubblico presente, che ha mostrato di apprezzare particolarmente la pubblicazione, che si apre con l’indicazione degli aspetti metodologici e dei cenni storici relativi ai flussi migratori dei ripesi, alla fine del secolo XIX, dopo la prima guerra mondiale e dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli inizi degli anni ’60. Vi sono narrate le origini della tradizione della Madonna della Neve, o Madonna delle Quercigliole, dalla tradizione pagana legata alla celebrazione dell’estate e al culto degli spiriti arborei.
A Rosario i festeggiamenti per la Madonna della Neve risalgono al 1937, quando un gruppo di ripesi riporta in auge la tradizione patria presso la Iglesia de La Mercede. “Nell’anno 1975 – raccontano Miguel Lanese e Marcelo Mariani – Angel Di Cosco invita a cena Pasqual Di Monaco e altri paesani, tra i quali erano presenti Domingo D’Amore, che si dedicava, a differenza dei primi, alla fabbricazione e vendita dei mattoni. Il motivo della convocazione era quello di sottoporre a giudizio degli ospiti un’idea: quella di costruire un tempio proprio alla a Virgen de las Nieves. La proposta fu ben accolta, e così i ripesi si mettono in cerca di un terreno. Dentro la struttura ecclesiastica facevano assegnamento su un alleato, padre Josè Margis, allora parroco della Iglesia de Sa Camimiro, che riteneva esistesse un settore della zona sud lontano dalle parrocchie de La Merced, San Casimiro e La guardia, sprovvisto di un recinto proprio. Quando, nell’anno 1968, si celebrò la prima messa in un magazzino preso in affitto in via Buenos Aires e Eseban de Luca (attuale ubicazione del tempio) molti si stupirono anche della precarietà del tempio, ma ancor di più del nome della cappella. Il modesto luogo portava la denominazione di Santa Futura”.
Chiudiamo con la dedica dell’opera “A esos inmigrantes que nos impulsaron a conocer màs intimamente sus primeros pasos en una aventura fuera de su paìs natal.
A quegli emigranti che ci hanno spronato a conoscere più intimamente i loro primi passi in un’avventura fjuri dal loro paese natale”.
UN MONDO D'ITALIANI -- ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE
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