2.10.09

Il Sottosegretario agli Affari esteri, on. Stefania Craxi, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata presentata dai deputati Narducci, Fedi e Maran in Commissione affari esteri martedì 22 settembre, con cui gli interroganti chiedevano “quali atti amministrativi ha nel frattempo prodotto il Governo, o è in procinto di produrre, sulla ristrutturazione delle rete diplomatico-consolare italiana, conformemente alle determinazioni della risoluzione 8-00050 approvata dalla Commissione stessa il 21 luglio 2009.

“Nel frattempo, - scrive l’on. Narducci - il 21 settembre scorso, la Direzione Generale per le Risorse Umane ha informato le organizzazione di rappresentanza del personale del MAE che a conclusione di una fase di riflessione il consiglio di amministrazione della Farnesina ha maturato di procedere in due fasi, delle quali la prima comporterebbe modifiche sostanziali come
- il declassamento a Consolato di Basilea e Karachi dall’1.12.2009;
- l’accorpamento, a decorrere dall’1.6.2010, del Consolato Generale di Bruxelles e dell’Agenzia d’Italia di Genk all’ Ambasciata di Bruxelles, del Consolato di Mulhouse al Consolato Generale di Metz, del Consolato di Saarbruecken al Consolato Generale di Francoforte, dell’Agenzia Consolare di Coira al Consolato di San Gallo, del Consolato di Norimberga al Consolato Generale di Monaco di Baviera.
Insomma, salvo le ragionevoli rinunce alla chiusura di Amburgo, Detroit, Losanna o degli uffici in Australia, la tabella di marcia ipotizzata dal Consiglio d’Amministrazione del MAE confermerebbe quanto previsto nella proposta originaria che, giova ricordarlo, ha malcontento nelle comunità italiane all’estero, fino a sfociare in pubbliche manifestazioni di protesta, e a provocare numerosi interventi di alte cariche istituzionali delle nazioni o delle regioni colpite dai provvedimenti di chiusura.
Nell’ipotesi prospettata dal Consiglio d’amministrazione del MAE non s’intravedono innovazioni rilevanti: non passano le richieste di declassamento anziché di chiusura degli uffici, i risparmi continuano ad essere del tutto ipotetici, s’impongono ai cittadini italiani trasferte di centinaia di chilometri, non si recepiscono gli orientamenti espressi dalle competenti istanze politiche e dagli organismi di rappresentanza, non si considerano debitamente gli interessi economici e culturali – strettamente connessi tra di loro – del sistema Italia.
A fronte di tutto ciò l’interrogazione si è proposta di acquisire le determinazioni e la volontà del Governo, così come il grado di rispetto della risoluzione approvata con il placet del Governo stesso.
Le risposte date dal Governo all’interrogazione dei summenzionati deputati hanno un tono vago: da una parte s’intravede la volontà di rassicurare le comunità, dall’altra si promettono interventi per aumentare l’efficienza (l’informatizzazione come panacea di tutti i problemi). In concreto, il Governo ha risposto che
- “il Ministero degli Affari Esteri sta procedendo agli approfondimenti necessari della prevista realizzazione della rete estera, laddove essa presenti aspetti di particolare complessità di natura organizzativa e logistica relativa alle sedi coinvolte nel processo”.
- “particolare attenzione viene posta al profilo dei servizi da erogare alla collettività italiana, che si intendono mantenere ad un livello qualitativo elevato”.
- ”parallelamente, prosegue l’impegno della Farnesina nella realizzazione di innovative piattaforme informatiche, al fine di consentire all’intera rete consolare di a) aumentare il livello di produttività degli Uffici, rendendoli sempre più efficienti e rispondenti alle esigenze dei connazionali e b) fornire all’utenza adeguati servizi telematici a distanza”.
- “nelle ultime settimane, il Consiglio di Amministrazione del Ministero degli Affari Esteri ha preso nota delle linee generali della realizzazione e ha espresso un parere su alcuni provvedimenti che potrebbero divenire operativi a partire dal 1° dicembre 2009 (il ridimensionamento di rango per due sedi consolari) e dal 1° giugno 2010 (per gli accorpamenti di alcuni Uffici consolari)”.
- “il Governo ribadisce l’impegno a presentare al Parlamento un quadro complessivo della prevista razionalizzazione non appena completato il processo di approfondimento in corso, così come previsto della risoluzione 8-00050 approvata il 21 luglio scorso”.
Cosa sta bollendo veramente in pentola e quali determinazioni saranno assunte? – conclude il * Vicepresidente Commissione Esteri Camera dei Deputati del Parlamento Italiano - Prima di esprimere un giudizio è doveroso attendere le comunicazioni del Governo e il dibattito che ne seguirà in sede parlamentare. Come italiani, ancorché come parlamentari, confidiamo che il Governo abbia colto appieno le ragioni espresse da tantissime parti in causa, istituzionali e della società civile, e che non prevalgono esclusivamente gli orientamenti dei dirigenti ministeriali”.
(il testo dell’interrogazione è reperibile sul sito della Camera / Commissione affari esteri oppure Deputati)
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