12.10.09

Si terrà a Trieste, dal 24 ottobre all'1 novembre, il XXIV Festival del Cinema Latino Americano: al Teatro Miela verranno presentati oltre 160 tra film e documentari sulla realtà artistica, culturale, storica e sociale dell'America Latina.

Il Festival, organizzato dall'APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) con la collaborazione di vari enti pubblici italiani ed istituzioni latino americane, si propone annualmente come la più vasta rassegna esistente in Europa sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino.

Oltre alla sezione ufficiale a Concorso, con opere di recente produzione di tutta l'America Latina, saranno presentate varie retrospettive e sezioni tematiche.

Tra queste una sul grande regista brasiliano di origini italiane Rogério Sganzerla (1946-2004); genio anticonformista, maestro del cinema indipendente e uno degli autori brasiliani più premiati.

Verranno presentate 13 opere della sua vasta produzione, dal 1967 al 2003, con documentari sulla sua vita (i titoli: O signo do caos; O bandido da luz vermelha; A mulher de todos; Sem essa aranha; Perigo negro; America, o grande acerto de Vespucio; A miss e o dinosauro; Noel por Noel; B2; Brasil; Historia em quadrinhos; Linguagem de Orson Welles; e Elogio da luz, di Joel Pizzini).

A Sganzerla sarà inoltre assegnato alla memoria il Premio "Oriundi", che il Festival di Trieste conferisce ad autori che hanno valorizzato la memoria dell'emigrazione italiana in America Latina. A ricevere il Premio sarà la vedova di Sganzerla, Helena Ignez.

Un'altra retrospettiva sarà dedicata all'imminente bicentenario (nel 2010) dell'avvio dell'indipendenza dell'America Latina dalla Spagna: sul tema verrà presentata una trilogia del regista venezuelano Diego Rísquez (con "Bolívar: Sinfonía Tropical"; "Orinoko, Nuevo Mundo; "Amérika Tierra Incógnita", degli anni '70 e ‘80).

E ancora, in "Cinema e Letteratura", documentari su poeti e scrittori, e nella sezione "Cinema e Memoria" il recente documentario (del 2006) "Trotsky y México" di Adolfo García Videla, che ricostruisce la vita e l'opera del rivoluzionario russo rifugiatosi negli anni '30 nel paese della Rivoluzione Messicana.

Inoltre, prendendo spunto dalla guerra che nel 1982 contrappose i governi argentino e britannico per il controllo delle isole Malvinas (Falklands), il Festival di Trieste istituisce da quest'anno il "Premio Malvinas" per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, premiando l'opera cinematografica che meglio interpreta questi valori.

In collaborazione con l'Istituto di Cinema dell'Argentina (INCAA), ed affrontando la problematica da varie angolazioni, verranno programmati i documentari: Malvinas, historia de traiciones, di Jorge Denti (1984); Locos de la bandera, di Julio Cardoso (2004), e la fiction "Iluminados por el fuego", di Tristán Bauer (2005).

Tra le varie altre opere che saranno proiettate al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste figureranno film presentati ai maggiori festival europei, coproduzioni europee-latinoamericane, opere sulla presenza ebraica in America Latina, produzioni spagnole dedicate alla cultura ispanica, e varie sezioni dedicate alle nuove tecnologie, alle scuole di cinema, alla documentaristica e alla musica latina (con, tra l'altro, omaggi a grandi autori come il brasiliano Vinícius de Moraes, la cilena Violeta Parra e l'argentino León Gieco, e all'intramontabile tango).

Parte dei film presentati a Trieste verranno riproposti nei mesi successivi a Roma, Milano, Padova e Verona, in rassegne promosse in collaborazione con istituzioni pubbliche e private.

Fonte: Mariella Moresco (alcinema.org/rubriche)


www.cinelatinotrieste.org