15.5.11

Ciao a tutti gli ascoltatori di Ora Italia! Quest’oggi andiamo a fare un salto, o meglio, quattro salti a Pennabilli con gli Artisti di Strada. Una cosa alla volta però, andiamo con ordine…
Pennabili
Pennabilli è il comune più a sud dell’Emilia Romagna e si trova in una parte relativamente nuova della regione. Difatti fino a qualche anno fa, il 15 agosto 2009, Pennabilli apparteneva alla provincia di Pesaro-Urbino, nelle Marche, ma da quel giorno ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006, che vide passare proprio questi sei comuni (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) dalle Marche all’Emilia Romagna.

Il territorio di Pennabilli è interessato dal Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello e fa parte, come detto poco fa, della Comunità Montana Alta Valmarecchia.

Ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti umani nel territorio di Pennabilli all'epoca etrusca e romana. Durante le scorrerie barbariche della metà del I millennio d.C., le due alture impervie su cui sorge il capoluogo (ora chiamate "Roccione" e "Rupe"), servirono da rifugio alle popolazioni stanziate nei dintorni e lungo il fiume Marecchia. Ebbero così origine le comunità di "Penna" e "Billi" i cui toponimi (l'uno derivante dal latino "Pinna", vetta, punta, l'altro da "Bilia", cima tra gli alberi) fanno riferimento alla caratteristica conformazione dei due colli. Secondo un'altra teoria "Billi" deriverebbe, invece, dal nome del dio etrusco del fuoco "Bel", venerato in un tempio divenuto, in era cristiana, chiesa di San Lorenzo (martire del fuoco).

Nel 1004 un discendente della famiglia Carpegna soprannominato "Malatesta", forse perché testardo e scapestrato, cominciò la costruzione della rocca sul Roccione: era la nascita del celebre casato che, sceso da Penna prima a Verucchio e poi a Rimini, avrebbe assoggettato tutta la Romagna. L'unione con il vicino castello di Billi avvenne solo nel 1350 con la posa della "pietra della pace" nella piazza del mercato sorta tra i due nuclei abitati. Il nuovo comune passò più volte sotto l'influenza dei Malatesta, dei Montefeltro, dei Medici e dello Stato Pontificio. Nel 1572, con il trasferimento della sede vescovile da San Leo, papa Gregorio XIII lo insignì del titolo di "Città". Pennabilli è tuttora sede della diocesi di San Marino-Montefeltro.

Artisti in piazza ann@74. 
 Pennabilli è stretta da un forte legame con il Tibet, che risale al XVIII secolo, quando padre Orazio Olivieri partì dalla città dei Malatesta per creare una Missione cattolica a Lhasa.
Lì creò un ottimo rapporto con i monaci e la popolazione, portò la prima stamperia a caratteri mobili e scrisse il primo dizionario italo-tibetano, che fu successivamente tradotto anche in inglese. Nel 1994, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, visitò la città per celebrare il 250º anniversario della morte del missionario: in quell'occasione scoprì una lapide sulla facciata della casa natale del frate cappuccino. 
Una campana a ricordo del missionario affiancata a tre mulini di preghiera tibetani o manikorlo (liberamente azionabili dai visitatori) sono a tutt'oggi ospitati in una struttura metallica sul colle che domina il paese. Ciascun mulino di preghiera presenta in rilievo il mantra buddhista Oṃ Maṇi Padme Hūṃ  cioè Salve o Gioiello nel fiore di loto; secondo la religione tibetana, il gesto di far ruotare un mulino di preghiera assume il significato di una invocazione rivolta verso il cielo, proprio come il suono di una campana.


Personalità del luogo è Tonino Guerra, che vive e lavora a Pennabilli dal 1989. Qui ha dato vita a numerose installazioni artistiche, mostre permanenti che prendono il nome de "I Luoghi dell'anima".

Andrea Loreni
Passiamo ora a parlare del Festival Internazionale degli Artisti di Strada. Dalla prima edizione del ‘97, è diventata una delle manifestazioni più importanti del settore programmate in Italia. Al festival prendono parte oltre 50 compagnie internazionali. Dall’Argentina sono in arrivo il clown e mimo Eteclown e il gruppo di musica tradizionale sudamericana Ruben Rojo Y Pennabilli Social Club. Eteclown è un personaggio molto particolare con una vocetta strana strana. Si tratta di uno spettacolo di assoluta improvvisazione, tipico dei grandi clown di strada. Straordinaria la sua capacità di giocare con la gente. Un divertimento assicurato per tutta la famiglia. Il mimo passa dall`arrabbiatura alle risate più sfrenate, lasciando un piacevole ricordo in chi ha avuto la fortuna di poter assistere ad un suo spettacolo. Il gruppo Ruben Rojo Y Pennabilli Social Club, capitanato da Ruben Rojo, appare per la prima volta in formazione di trio nel 1996, in occasione del festival musicale “L’Osteria del vento” di Urbino. Da allora ha suonato in festival, eventi, music club, riscuotendo ovunque consensi. Nel trascorrere degli anni ci sono state varie metamorfosi nella formazione ma non nelle scelte musicali, che hanno sempre spaziato nel repertorio tradizionale sudamericano con citazioni ed escursioni in altri generi. Il gruppo è caratterizzato dalla voce e dalla carica di Ruben, che riesce sempre a coinvolgere e trascinare il pubblico e dal polistrumentista Gildo Montanari, pennese purosangue. I Pennabilli Social Club hanno suonato in Inghilterra, Francia, Spagna e Liechtenstein. All'attivo tre uscite discografiche prodotte dall’etichetta dell'Ass. Cult. Ultimo Punto, la Kiu Records: Cafè y Manì (2004), Que te va gustar? (2006) e Macondo (2008).

 
Migliaia di spettatori in arrivo da tutta Europa (circa 40.000 presenze ogni edizione) e un totale di più di 200 artisti e 400 repliche di spettacolo. Diventato ormai una “vetrina” per i buskers (così chiamati gli artisti di strada), è punto d’incontro per organizzatori dei maggiori e più importanti festival internazionali di arte di strada. Venti punti spettacolo dislocati negli angoli più suggestivi del centro storico di Pennabilli (paese medievale,  Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e patria elettiva del maestro Tonino Guerra) dal primo pomeriggio fino a tarda notte si svolgono show di arte varia: teatro, musica di ogni genere, giocoleria, magia, cirque nouveau, danza, face painting, walking act, e tanto altro ancora! Il programma completo lo si può trovare sul sito ufficiale della manifestazione www.artistiinpiazza.com

Per festeggiare i 15 anni di Artisti in Piazza sabato 4 giugno 2011 si svolgerà la straordinaria prova del funambolo Andrea Loreni: unire i castelli di Penna e di Billi con una traversata su corda spettacolare! Circa 250 metri di distanza e altezza del cavo nel suo punto massimo di 90 metri!
Un evento unico nel suo genere e da non perdere!

Nicholas, Staff TER
N.d.r: Brano musicale: "Macondo" di Ruben Rojo y Pennabilli Social club.