"C'è una crepa nel mio cuore, un pianeta con delusione
[...] Svegliami quando le scosse si fermino", canta la band
argentina Soda Stereo, mentre gli amici di Turismo Emilia Romagna ci
raccontano di una Regione che soffre ma non molla.
Oggi, la Cartolina dall'Emilia Romagna lascia la sua solita
struttura per dare spazio ad un racconto di ciò che in questi giorni
accade nella bella e cara Regione italiana.
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"Hay una grieta en mi corazón, un planeta con desilución
[...] Despiertame cuando pase el temblor", canta la banda
argentina Soda Stereo, mientras los amigos de Turismo Emilia Romagna
nos hablan de una región que sufre pero no se da por vencida. Hoy, la Cartolina dall'Emilia Romagna deja su habitual estructura para dar lugar a un racconto de aquello que sucede por estos días en la bella y querida Región italiana. |
Un Buongiorno a tutti gli amici
ascoltatori di Ora Italia!
La cartolina che vi mandiamo questa
settimana vi racconta degli ultimi fatti avvenuti nella nostra
Regione. Come saprete infatti alcune città dell'Emilia Romagna sono
state duramente colpite dall'ultimo terremoto. Sappiamo che state
osservando con una certa preoccupazione le notizie che vi arrivano
dall'Italia e così abbiamo deciso di darvi anche noi, nel nostro
piccolo, qualche aggiornamento.
Lunedì 20 maggio 2012, alle ore 4.03
un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito l'Emilia Romagna
in particolare le province di Modena, Ferrara e Bologna con un
epicentro situato tra i comuni modenesi di San Felice sul Panaro e
Finale Emilia. All'evento principale ha fatto poi seguito, alle ore
5.02 della stessa notte un'altra scossa di magnitudo 4.9. Come
conseguenza del sisma si sono verificati alcuni crolli di edifici,
capannoni industriali e luoghi di culto, soprattutto nelle province
di Ferrara, Modena e Bologna.
Il giorno dopo il sisma, un evento
inatteso che qui da noi ha pochissimi precedenti, erano 4.914 le
persone ospitate in abitazioni preparate dai volontari. Il censimento
dei danni da parte dell'Agenzia di Protezione Civile regionale ha
presentato il terribile conto del terremoto del 20 maggio: sette
vittime, quasi 5mila sfollati e di altri 47 feriti.
Una grave ferita subita dalla nostra
Regione, ma come vi anticipavamo, già dal giorno dopo tutta la
popolazione dell'Emilia Romagna, e dell'Italia, si è attivata per
supportare con ogni mezzo necessario le persone in difficoltà. Se le
istituzioni hanno fatto la loro parte controllando gli edifici e
assistendo chi lo richiedeva, la popolazione e le associazioni hanno
attivato, soprattutto tramite internet, una fortissima catena di
solidarietà a supporto sia delle necessità dei concittadini, sia di
molte aziende.
Vi basti sapere che alcune aziende
produttrici di uno dei nostri formaggi più famosi, il Parmigiano
Reggiano, sono riuscite a vendere quasi tutte le loro forme
danneggiate tramite una forte e solidale campagna internet che aveva
coinvolto tutta Italia.
Già due giorni dopo il sisma la
città, di Ferrara, la più vicina, ha riaperto molti dei Musei e
degli uffici. L'Emilia ha reagito ad un evento cosi inatteso con una
forza e una voglia apprezzate da tutti.
Ad una settimana dall'evento
potevamo dire con soddisfazione che quasi tutte le grandi città e i
paesi, ad eccezione di quelli nelle vicinanze dell'epicentro, avevano
riaperto le loro strutture ed avevano ricominciato la loro normale
attività.
Quello che nessuno si aspettava era
che la mattina del 29 maggio la terra avrebbe ripreso a tremare
nuovamente.
Alle 09.00 del mattino infatti
un'altra scossa molto forte colpiva i comuni di Camposanto, Cavezzo,
Medolla, Mirandola, San Felice Sul Panaro, San Possidonio e San
Prospero, scossa avvertita in tutto il Nord Italia, fino alla Toscana
e l’Umbria. Non c'è bisogno di vi dica la paura e lo spavento che
circolava tra tutta la popolazione dell'Emilia, anche perché alla
prima scossa delle 09.00 ne sono seguite altre tre, rispettivamente
alle 10.00 e alle 13.00.
Fortunatamente le città di Modena,
di Ferrara e di Bologna non hanno subito danni particolari, ma per
precauzione tutte le scuole sono state evacuate.
Le notizie peggiori in quei momenti
ci sono arrivate direttamente dai paesi della provincia nelle
vicinanze dell'epicentro: 17 vittime, circa 350 feriti, 228 le scosse
totali nella giornata e 13mila persone assistite dalla protezione
civile.
Il nuovo terremoto aveva purtroppo
insistito nelle stesse zone colpite in precedenza, provocando i
crolli di edifici già danneggiati e nuove emergenze; il tutto in una
ora del giorno in cui molti dei nostri concittadini erano a lavoro
nelle aziende che, intanto, stavano cercando di riprendere con
difficoltà la normale attività.
Anche questa volta, nonostante il
nuovo evento drammatico, popolazione e istituzioni sono subito
attivate per sostenere in ogni modo le operazioni di soccorso,
facendo crescere, di ora in ora, le iniziative popolari di raccolta e
distribuzione di generi di prima necessità.
Le Istituzioni, tramite un accordo
con gli albergatori, hanno cercato di trovare i posti letto per le
persone rimaste senza casa, in un vortice organizzativo che ha
tentato, per quanto possibile, di aiutare e sostenere tutti quanti ne
avessero bisogno. Migliaia di camere d’albergo sulla Riviera sono
state rese disponibili in tempi brevissimi, con una grande
dimostrazione di solidarietà da parte anche degli operatori
turistici.
E' risaputo che, di fronte alle
difficoltà, ogni popolo è chiamato a dare il meglio di sè, e la
nostra Regione non ha fatto eccezione; fin dalle prime ore sono state
tantissime le offerte spontanee e gratuite di ingegneri, geometri,
architetti, infermieri, medici e quanti altri avessero conoscenze
utili ad aiutare i soccorsi. Una mobilitazione totale di istituzioni
e popolazione che, anche in questo caso, ha tentato di aiutare in
tutti i modi chi ha delle difficoltà. Una enorme organizzazione che
già da ieri, mercoledì 30 maggio, ha permesso di eseguire controlli
rapidi delle strutture danneggiate e di riaprire i maggiori Musei e
uffici pubblici delle tre città più grandi.
Purtroppo però, se da una parte c’è
chi sta già cercando di riprendere la normale attività, nei paesi
più prossimi all'epicentro del sisma i danni a case e aziende sono
stati più profondi, ed è per questo che la regione Emilia Romagna
ha subito attivato una serie di iniziative per supportare la
ricostruzione delle case colpite dal sisma.
Un numero di conto correntebancario internazionale è stato aperto per permettere a tutti di effettuare donazioni
insieme ad un numero di telefono tramite cui poter donare fondi
attraverso sms.
Al momento, nonostante la forte
agitazione, siamo tutti impegnati nel tentare di ristabilire e
riattivare al più presto la normalità della vita quotidiana,
soprattutto per quanto riguarda i luoghi duramente colpiti dai
crolli. La zona tra le province di Modena, Bologna e Ferrara infatti
è una delle più belle e produttive del nostro paese, che conta
aziende conosciute in tutto il mondo e di cui gli emiliano-romagnoli
vanno particolarmente orgogliosi.
Nonostante lo
shock e i propri simboli storici e artistici gravemente danneggiati,
l'Emilia Romagna e la sua gente non si sono arrese e, anche se la
terra continuerà ancora a tremare, siamo tutti determinati a fare
tutto il necessario perché la nostra Regione torni a splendere.
Un grande saluto a tutti e a
arrivederci alla prossima Cartolina dall’ Emilia-Romagna
da Walter di Turismo Emilia Romagna per
oggi è tutto!
n.d.r: il brano che abbiamo scelto per questa puntata è "Cuando pase el temblor" della band argentina Soda Stereo.