4.6.12

"C'è una crepa nel mio cuore, un pianeta con delusione [...] Svegliami quando le scosse si fermino", canta la band argentina Soda Stereo, mentre gli amici di Turismo Emilia Romagna ci raccontano di una Regione che soffre ma non molla.
Oggi, la Cartolina dall'Emilia Romagna lascia la sua solita struttura per dare spazio ad un racconto di ciò che in questi giorni accade nella bella e cara Regione italiana. 
 
"Hay una grieta en mi corazón, un planeta con desilución [...] Despiertame cuando pase el temblor", canta la banda argentina Soda Stereo, mientras los amigos de Turismo Emilia Romagna nos hablan de una región que sufre pero no se da por vencida.
Hoy, la Cartolina dall'Emilia Romagna deja su habitual estructura para dar lugar a un racconto de aquello que sucede por estos días en la bella y querida Región italiana.

Un Buongiorno a tutti gli amici ascoltatori di Ora Italia!
La cartolina che vi mandiamo questa settimana vi racconta degli ultimi fatti avvenuti nella nostra Regione. Come saprete infatti alcune città dell'Emilia Romagna sono state duramente colpite dall'ultimo terremoto. Sappiamo che state osservando con una certa preoccupazione le notizie che vi arrivano dall'Italia e così abbiamo deciso di darvi anche noi, nel nostro piccolo, qualche aggiornamento.
Lunedì 20 maggio 2012, alle ore 4.03 un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito l'Emilia Romagna in particolare le province di Modena, Ferrara e Bologna con un epicentro situato tra i comuni modenesi di San Felice sul Panaro e Finale Emilia. All'evento principale ha fatto poi seguito, alle ore 5.02 della stessa notte un'altra scossa di magnitudo 4.9. Come conseguenza del sisma si sono verificati alcuni crolli di edifici, capannoni industriali e luoghi di culto, soprattutto nelle province di Ferrara, Modena e Bologna.
Il giorno dopo il sisma, un evento inatteso che qui da noi ha pochissimi precedenti, erano 4.914 le persone ospitate in abitazioni preparate dai volontari. Il censimento dei danni da parte dell'Agenzia di Protezione Civile regionale ha presentato il terribile conto del terremoto del 20 maggio: sette vittime, quasi 5mila sfollati e di altri 47 feriti.
Una grave ferita subita dalla nostra Regione, ma come vi anticipavamo, già dal giorno dopo tutta la popolazione dell'Emilia Romagna, e dell'Italia, si è attivata per supportare con ogni mezzo necessario le persone in difficoltà. Se le istituzioni hanno fatto la loro parte controllando gli edifici e assistendo chi lo richiedeva, la popolazione e le associazioni hanno attivato, soprattutto tramite internet, una fortissima catena di solidarietà a supporto sia delle necessità dei concittadini, sia di molte aziende.
Vi basti sapere che alcune aziende produttrici di uno dei nostri formaggi più famosi, il Parmigiano Reggiano, sono riuscite a vendere quasi tutte le loro forme danneggiate tramite una forte e solidale campagna internet che aveva coinvolto tutta Italia.
Già due giorni dopo il sisma la città, di Ferrara, la più vicina, ha riaperto molti dei Musei e degli uffici. L'Emilia ha reagito ad un evento cosi inatteso con una forza e una voglia apprezzate da tutti.
Ad una settimana dall'evento potevamo dire con soddisfazione che quasi tutte le grandi città e i paesi, ad eccezione di quelli nelle vicinanze dell'epicentro, avevano riaperto le loro strutture ed avevano ricominciato la loro normale attività.
Quello che nessuno si aspettava era che la mattina del 29 maggio la terra avrebbe ripreso a tremare nuovamente.
Alle 09.00 del mattino infatti un'altra scossa molto forte colpiva i comuni di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola, San Felice Sul Panaro, San Possidonio e San Prospero, scossa avvertita in tutto il Nord Italia, fino alla Toscana e l’Umbria. Non c'è bisogno di vi dica la paura e lo spavento che circolava tra tutta la popolazione dell'Emilia, anche perché alla prima scossa delle 09.00 ne sono seguite altre tre, rispettivamente alle 10.00 e alle 13.00.
Fortunatamente le città di Modena, di Ferrara e di Bologna non hanno subito danni particolari, ma per precauzione tutte le scuole sono state evacuate.
Le notizie peggiori in quei momenti ci sono arrivate direttamente dai paesi della provincia nelle vicinanze dell'epicentro: 17 vittime, circa 350 feriti, 228 le scosse totali nella giornata e 13mila persone assistite dalla protezione civile.
Il nuovo terremoto aveva purtroppo insistito nelle stesse zone colpite in precedenza, provocando i crolli di edifici già danneggiati e nuove emergenze; il tutto in una ora del giorno in cui molti dei nostri concittadini erano a lavoro nelle aziende che, intanto, stavano cercando di riprendere con difficoltà la normale attività.
Anche questa volta, nonostante il nuovo evento drammatico, popolazione e istituzioni sono subito attivate per sostenere in ogni modo le operazioni di soccorso, facendo crescere, di ora in ora, le iniziative popolari di raccolta e distribuzione di generi di prima necessità. 
Le Istituzioni, tramite un accordo con gli albergatori, hanno cercato di trovare i posti letto per le persone rimaste senza casa, in un vortice organizzativo che ha tentato, per quanto possibile, di aiutare e sostenere tutti quanti ne avessero bisogno. Migliaia di camere d’albergo sulla Riviera sono state rese disponibili in tempi brevissimi, con una grande dimostrazione di solidarietà da parte anche degli operatori turistici.
E' risaputo che, di fronte alle difficoltà, ogni popolo è chiamato a dare il meglio di sè, e la nostra Regione non ha fatto eccezione; fin dalle prime ore sono state tantissime le offerte spontanee e gratuite di ingegneri, geometri, architetti, infermieri, medici e quanti altri avessero conoscenze utili ad aiutare i soccorsi. Una mobilitazione totale di istituzioni e popolazione che, anche in questo caso, ha tentato di aiutare in tutti i modi chi ha delle difficoltà. Una enorme organizzazione che già da ieri, mercoledì 30 maggio, ha permesso di eseguire controlli rapidi delle strutture danneggiate e di riaprire i maggiori Musei e uffici pubblici delle tre città più grandi.
Purtroppo però, se da una parte c’è chi sta già cercando di riprendere la normale attività, nei paesi più prossimi all'epicentro del sisma i danni a case e aziende sono stati più profondi, ed è per questo che la regione Emilia Romagna ha subito attivato una serie di iniziative per supportare la ricostruzione delle case colpite dal sisma.
Un numero di conto correntebancario internazionale è stato aperto per permettere a tutti di effettuare donazioni insieme ad un numero di telefono tramite cui poter donare fondi attraverso sms.
Al momento, nonostante la forte agitazione, siamo tutti impegnati nel tentare di ristabilire e riattivare al più presto la normalità della vita quotidiana, soprattutto per quanto riguarda i luoghi duramente colpiti dai crolli. La zona tra le province di Modena, Bologna e Ferrara infatti è una delle più belle e produttive del nostro paese, che conta aziende conosciute in tutto il mondo e di cui gli emiliano-romagnoli vanno particolarmente orgogliosi.
Nonostante lo shock e i propri simboli storici e artistici gravemente danneggiati, l'Emilia Romagna e la sua gente non si sono arrese e, anche se la terra continuerà ancora a tremare, siamo tutti determinati a fare tutto il necessario perché la nostra Regione torni a splendere.
Un grande saluto a tutti e a arrivederci alla prossima Cartolina dall’ Emilia-Romagna da Walter di Turismo Emilia Romagna per oggi è tutto!

n.d.r: il brano che abbiamo scelto per questa puntata è "Cuando pase el temblor" della band argentina Soda Stereo.