TERREMOTO ABRUZZESE. A PASQUA ,TRA GLI SFOLLATI, BERLUSCONI E FINI. LA MESSA NELLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI COPPITO. IL PRANZO TRA LA GENTE
di Mina Cappussi -
L'Aquila, 14 aprile - Non e' stata sicuramente una Pasqua facile per i 55mila sfollati del terremoto abruzzese che ha colpito duramente L’Aquila e i paesi limitrofi. Sia domenica, sia ieri le temperature sono precipitate (questa notte si
sono avvicinate allo zero) con una fitta pioggia e un forte vento che hanno reso ancora più difficile la vita nelle tendopoli. Nel giorno di Pasqua il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Silvio Berlusconi, è tornato per la quinta volta in una settimana a L'Aquila. Ha partecipato alla messa nella caserma della Guardia di Finanza a Coppito e poi ha pranzato con gli sfollati. A L'Aquila è stato anche il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini. ''Presto sarete fuori dalle tende'' ha garantito il premier. Berlusconi, che ha incontrato singoli cittadini e ha anche spiegato che “è finita 'la fase di emergenza si avvia quella della ricostruzione''. In tal senso il prossimo Consiglio dei ministri, probabilmente il 24 aprile, si terrà proprio nel capoluogo abruzzese, per approvare il decreto relativo al terremoto con lo stanziamento di fondi adeguati e il piano di intervento per gli aiuti alla popolazione. Anche il presidente della Camera ha ribadito agli sfollati che lo Stato ''non li lascerà soli, anche se i tempi della ricostruzione saranno lunghi, soprattutto per il centro storico''. Fini ha anche spiegato che ''se ci sono delle responsabilità nei crolli sarà un dovere accertarle da parte della magistratura''.
Non è stata certo una Pasqua facile, dicevamo, ma gli abruzzesi sono un popolo forte, fiero e orgoglioso. Vanno avanti, senza piangersi addosso. Guardano al futuro, offrendo un insegnamento prezioso a quanti seguono le vicende del sisma, da ogni angolo del mondo. Girando tra i campi abbiamo visto i segnali della rinascita, un vaso di fiori, rose, margherite, nasturzi, su un tavolo di plastica, all’ingresso di una tenda, a simboleggiare la speranza che non muore mai.
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diretto da Mina Cappussi