16.5.09

Lo spagnolo della Rabobank protagonista di un brutto volo all'altezza di Vedeseta. Trasportato in ospedale a Bergamo: ha un grave trauma cranico e numerose fratture, tra cui una esposta al femore.

BERGAMO, 16 maggio 2009 - Il Giro ha vissuto una giornata molto difficile, che per poco non è diventata tragica. Nel corso della discesa del Culmine di San Pietro, posta a circa 70 km dalla partenza dell’ottava tappa, lo spagnolo Pedro Horrillo Munoz, è caduto in curva finendo in una scarpata. I primi soccorritori, tra i quali il d.s. della Rabobank, hanno lanciato l’allarme ritrovando la bici ma non il corridore, finito oltre 60 metri più giù. Per recuperarlo, grazie all’aiuto di alcuni escursionisti, è stato necessario l’intervento di un elicottero degli Ospedali Riuniti di Bergamo e dell’Areu (Azienda regionale emergenze e urgenze), decollato alle 14.24. Il rianimatore Stefano Alberti ha prestato i primi soccorsi, durati 27 minuti. Poi il corridore è stato riportato sulla sede stradale grazie a un verricello. Subito intubato e messo in sicurezza con un collare, Horrillo è arrivato agli Ospedali Riuniti alle 15.50.

ORGANI VITALI OK — Il primo bollettino medico è arrivato poco dopo le 17.30: "Horrillo è in coma e la prognosi è riservata - ha spiegato il direttore sanitario Claudio Sileo -". Le varie Tac hanno scongiurato il pericolo di lesioni al cervello, agli organi vitali e alla colonna vertebrale, ma la situazione resta seria a causa di alcune fratture costali, di un pneumotorace (prontamente drenato), della frattura esposta del femore, della rotula e di alcune vertebre. In serata verranno completati gli accertamenti, cui seguirà il trasferimento nel reparto di rianimazione. Il direttore del Giro, Angelo Zomegnan ha deciso di sospendere tutti gli eventi musicali e coreografici del cerimoniale di premiazione.

dal nostro inviato Claudio Gregori per La Gazzetta dello sport