29.5.09

SULLA VICENDA CHE VEDE COINVOLTO IL PRESIDENTE BERLUSCONI, LA RIVOLTA DI UN’ITALIA STANCA DEL GOSSIP COME STRUMENTO POLITICO

di Mina Cappussi -

DONNE GIOVANI STRUMENTALIZZATE DA UNA LOTTA POLITICA CHE NON RISPETTA PIU’ LE NORMALI REGOLE DELL’ETICA COMUNE. LA PARTE DSANA DELLA NAZIONE NON CI STA. L’INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA’ DEL MOLISE NELLA CAMPAGNA MEDIATICA CHE METTE IN PIAZZA PSEUDO VICENDE PRIVATE

E’ un’Italia che subisce una lotta politica scorretta e deprovevole quella che in questi giorni assiste inerme alla campagna mediatica che ha voluto trasformare del gossip dozzinale in tema di dibattito sociale.
Un’Italia che si dibatte perché la crisi non abbatta l’economia nazionale, dove un’azienda italiana, la Fiat, entra nella finalissima per l’acquisizione del colosso Opel, sembra costretta a discutere di foto ricordo e di compleanni, di crisi coniugali e vicende personali. E’ come se, data la delicatezza dell’agenda politica nella scena internazionale, si volesse “distrarre” il popolo dai problemi reali. La storia privata, reale o inventata, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, è stata dunque sbattuta il piazza, anzi, in prima pagina, con l’intento evidente di vanificare lo sforzo di una nazione volta a riconquistare il proprio prestigio politico, facendo leva su risorse inedite.
Da quanto in qua gli italiani si interessano della vita privata dei propri rappresentanti parlamentari? Le Monica Lewinsky di turno sono passate indenni attraverso la millenaria cultura del Bel Paese, nella convinzione che l’azione politica sia l’unica cosa che si possa misurare, e giudicare, in chi ci amministra, al di là di ciò che accade oltrepassata la soglia di casa, oltre il buco della serratura, purché questo non attenti alla legalità.
La violenta reazione di una parte della stampa, di moltissimi rappresentanti politici, la dice lunga su quella parte sana della nazione, che poi rappresenta la stragrande maggioranza della popolazione, che non ci sta ad una tale, bassa strumentalizzazione.
Non dico di “tacere” ciò che accade, perché impegno proritario di ogni giornalista è quello di riportare fatti e misfatti, di far circolare idee e pensieri, ancorché difformi dal sentire comune, di diffondere la notizia, persino il gossip, se è ciò che il lettore vuole, considerando anche le ristrettezze in cui si dibattono editori e operatori dell’informazione. Ma trasformare il gossip in fatto politico, questo non è consentito per chiunque abbia improntato la propria vita e l’attività professionale e umana a valori e ideali di riferimento.
C’è poi l’altra faccia della medaglia. Il fatto che la strumentalizzazione politica contro Berlusconi coinvolga un’altra persona, una giovanissima donna balzata agli “onori della cronaca”, per così dire, facendo leva su qualità che assai poco hanno a che vedere con la dolorosa, difficile, impari battaglia portata avanti dalle donne di tutto il mondo per rivendicare i propri diritti, pari dignità e opportunità in un mondo disegnato dagli uomini.
Sulla vicenda, dunque, abbiamo registrato il commento della Consigliera di Parità del Molise, che non ha avuto mezze misure nel condannare aspramente questo modo di fare.
“In questi giorni – le dichiarazioni di Giuditta Lembo - è in atto una violenta campagna mediaticasta offendendo profondamente le donne, in particolar modo le più giovani, che sono strumentalizzate da una lotta politica che sembra non saper più rispettare le normali regole dell’etica comune. Per sferzare un attacco alla dignità delle donne si sta cogliendo l’occasione di una vicenda privata del Presidente del Consiglio di cui, tra l’altro, non esistono prove di illegalità né tanto meno esistenza di stili di vita scorretti o discutibili”. che
“La Consigliera esprime grande perplessità sul modo in cui le donne vengono rappresentate al giorno d’oggi, purtroppo sempre più spesso si fa riferimento a modelli basati sulla mercificazioneforme di pregiudizi e discriminazioni, favorendo la parità dei ruoli, in qualunque settore. Bisogna difendere con forza il difficile percorso delle donne per affermarsi in ogni campo, soprattutto in quello politico, sfidando pregiudizi, calunnie, volgarità e contrastando questa situazione che sta diventando sempre più intollerabile”. delle stesse, un fenomeno ancora da combattere e nei confronti del quale non si può rimanere impassibili, né tanto meno rassegnarsi. Il compito delle istituzioni, in particolar modo della Consigliera di Parità, è quello di operare affinché vengano abbattuti in maniera definitiva tali
UN MONDO D’ITALIANI – Italian International daily magazine Network
diretto da Mina Cappussi