31.8.09

NOSTALGIA. LA STORIA DELL’EMIGRAZIONE A PASSO DI DANZA PIACE AL PUBBLICO. STORIE CHE TORNANO IN VITA IN UNA EXCALATION DI SUCCESSI 

di Mina Cappussi –

La storia dell’Emigrazione a passo di danza piace al pubblico molisano, che sta seguendo con entusiasmo la tournee del Gruppo “Terra Nostra”, proveniente da Mar del Plata, in Argentina.
Organizzato dalla Regione Molise lo spettacolo si compone di filmati d’epoca e ricostruzioni storiche, intercalati da esibizioni di danze tipiche locali e argentine, in un caleidoscopio di musica, di colori, di volteggi che evocano emozioni a fior di pelle.
Dopo aver toccato i comuni di Duronia, Colli al Volturno, Mafalda e Campobasso, a Macchiagodena il gruppo composto da Sofia Izzi, Cintia Paola Barragan, Jose Federico Manzo, Graciana Antonela Arias, Lucas Luis Paoli, Noelia Debora Varanini, Maria Amalia Ortiz, Nahir Magalì Panunzio, Maria Eugenia Manzo, Maria Florencia Manzo, Lucia Macarone, Melisa Ortiz, Noelia Izzi, Claudio Esteban Giordano, Samanta Finkelstein e dalla piccola Sofia ha ripetuto l’escalation di successi, accolto dal Sindaco, Angelo Iapaolo, che è vicepresidente italiano del Consiglio dei Molisani nel Mondo, assieme al vicepresidente estero, Tony Vespa.
Tra il pubblico anche molti molisani residenti in Canada e negli Stati Uniti, nonché uno dei più importanti ristoratori di Calgary, Rocco Terrigno, che ha assicurato la sua presenza anche per l’esibizione a Castelpetroso, prevista per domenica 30 agosto. 
Intanto, stasera alle 21 Terra Nostra regalerà emozioni al pubblico dell’alto Molise, in particolare a Vastogirardi, dove si esibirà nel borgo medievale, accolti dal Sindaco, Davide Apollonio e dall’Amministrazione Comunale.
A Vastogirardi abitano anche alcuni parenti, lo zio materno e i cugini di Marcelo Carrara, il Presidente del Consiglio dei Giovani Molisani nel Mondo, originario di Castel del Giudice.
Il successo dello spettacolo, finanziato dalla Regione Molise nell’ambito dei progetti approvati dal Servizio per i Molisani nel mondo diretto da Teresio Onorato, si deve probabilmente, oltre che alla indubbia bravura dei ballerini, che si cimentano con passione e tecnicismo, indistintamente dalla tarantella al tango argentino, anche al fatto che l’intera coreografia di Nostalgia poggia su una storia vera, quella dei nonni di Valeria Brattelli, l’insegnante del corpo di ballo di Mar del Plata. Nel video, raccontata dalla voce di Martina Passamonti, testi di Florencia Manzo, prende corpo la vicenda umana di questo nonno tanto amato, che lasciò Duronia allo scoppio della seconda guerra mondiale, raggiunto l’anno seguente dalla nonna Rossella. “In questo modo – le dichiarazioni di Valeria Brattelli – siamo riusciti a regalare un soffio di immortalità ai miei nonni, a tutti i nonni e ai genitori di tanti argentini che hanno sangue italiano che gli scorre nelle vene. Il grido di quel sangue ad un certo punto si fa più forte e, anche chi non è mai stato in Italia sente il desiderio di conoscere la Terra dei propri avi. Grazie alla Regione Molise tutto questo è stato possibile, ringrazio il Presidente della Giunta Regionale, Michele Iorio e il responsabile del Servizio per i Molisani nel MONDO, Teresio Onorato e tutto il Consiglio Regionale”. 
E Teresio Onorato non si è perso nemmeno una replica, sempre in prima fila in ogni Comune dove la tournee ha fatto tappa, assieme ad Angelo Palena, segretario della Colectividad Mafaldese y Molisana di Mar del Plata, presieduta da Marcelo Rannelucci.
Lo spettacolo “Nostalgia” era pronto da almeno sette anni, e per sette anni, ogni anno, i ballerini speravano di potervenire in Italia. Realizzare il video, reperire le foto, i filmati, i disegni dei costumi tipici e degli oggetti dell’arte contadina è stata un’impresa ciclopica.
Valeria Brattelli ha cominciato a contattare tutti quelli che venivano in Italia perché gli portassero un’immagine del Bel Paese, e in particolare dei paesaggi molisani. “Mi facevo portare canzoni, testi, fotografie, vecchi attrezzi – racconta – ma sembrava davvero impossibile riuscire a mettere insieme un po’ di materiale. Mi sono rivolta persino al Consolato italiano, ma nemmeno lì avevano nulla. Poi la notizia dell’allestimento dello spettacolo si è sparsa in tutta Mar del Plata, presso la comunità italiana e da qui, come un tam tam ha fatto il giro dell’Argentina. Chi aveva conservato qualcosa me lo portava come una reliquia, sapendo di fare qualcosa in ricordo del nonno, nella nonna, dei genitori che avevano raccontato loro di quanto stupenda fosse l’Italia”.
Ecco spiegato il successo di questo spettacolo: a ballare sono le ragazze e i ragazzi di 14, 15, 18, 20 anni che quest’anno hanno visto per la prima volta l’Italia, ma sul palco, ogni sera, dietro ognuno di loro, c’è un uomo e una donna che un giorno di tanto tempo fa furono costretti ad emigrare, a lasciare affetti, abitudini, sicurezze. Sembra di vederli sorridere, tratteggiati appena nella notte, mentre osservano questi nipoti che sono venuti a raccontare le loro storie nella Terra che non hanno mai dimenticato.

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