13.3.10


di Red. Roma -

PER LA PROMOZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA ITALIANA NEL MONDO OCCORRE ASSOLUTAMENTE UN CENTRO UNICO DI COORDINAMENTO. LE COMUNITÀ ITALIANE ALL'ESTERO NON POSSONO ESSERE PENSATE COME QUALCOSA DI DISGIUNTO DALL'ITALIA.NECESSARIO UN RIPENSAMENTO QUALITATIVO E DI EFFICIENZA DELLE MODALITÀ CON CUI IL NOSTRO PAESE PROMUOVE LA PROPRIA CULTURA ALL'ESTERO. VEDO NELLA PERDITA DI UNA DIREZIONE GENERALE AUTONOMA UN GRAVE PERICOLOCHE POTREBBE INCIDERE NEGATIVAMENTE SULTURISMO CULTURALE,L'ITALIA DETIENE IL PIÙ GRANDE PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE, COME CERTIFICA L'UNESCO. NON CHE LA DIREZIONE CHE IN FUTURO SI OCCUPERÀ DI CULTURA ITALIANA NEL MONDO E DELLA DIFFUSIONE DELLA NOSTRA LINGUA, COSÌ COME I NOSTRI ISTITUTI DI CULTURA, FINISCANO PER OCCUPARSI DI FIERE COMMERCIALI E DI VALUTAZIONE DEL COMMERCIO DI ARMAMENTI

Il Ministro degli affari esteri Franco Frattini ha illustrato oggi alla Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati lo schema di regolamento relativo allariorganizzazione dell'amministrazione centrale del Ministro degli affari esteri, facendo propri alcuni aspetti innovativi sperimentati recentemente da altri importanti Paesi come la Francia. Una riorganizzazione che, venendo ad un'analisi sintetica, è finalizzata in particolare allarideterminazione delle strutture di primo livello, alladefinizione del numero delle strutture di secondo livello e alla riorganizzazione delle Direzioni generali, che da uncriterio prevalentemente geografico risponderanno a criteri esclusivamente tematici in linea con le sfide globali della realtà contemporanea.

In un quadro di riclassificazione delle competenze da una ripartizione geografica, con la riduzione delle direzioni da 13 a 8, si passa all’individuazione didue grandi direzioni tematiche, costituite dallaDirezione generale per gli Affari politici e di sicurezza, con competenze principalmente politiche, e la Direzione generale per la mondializzazione e le questioni globali, con competenze prevalentementeeconomiche. Nel dibattito, che ha fatto seguito all'ampia illustrazione del Ministro Frattini, l'On. Franco Narducci (vice presidente della Commissione affari esteri) ha affrontato iltema scottante della promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo, a partire dalla scomparsa della Direzione generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, che verrebbe incorporata nella Direzione relativa al Sistema Paese. "Pur nella convinzione che sia necessario un ripensamento qualitativo e di efficienza delle modalità con cui il nostro Paese promuove la propria cultura all'estero - ha sottolineato Narducci - vedo nella perdita di una Direzione generale autonoma un grave pericolo che potrebbe incidere negativamente sulla promozione della cultura italiana nel mondo, con conseguenze pesanti per il turismo culturale, uno dei flussi più importanti che pesa non poco nellabilancia turistica italiana. Non possiamo permettercelo - ha proseguito il parlamentare eletto all'estero - poiché si aggraverebbe ulteriormente il bilancio turistico complessivo".

C.G.I.E. Consiglio Generale degli Italiani all'EsteroL'Italia detiene il più grande patrimonio artistico e culturale, come certifica l'UNESCO, ed evidentemente vi è un deficit di politiche ben fatte per la valorizzazione di tale patrimonio se in campo turistico negli ultimi anni abbiamo perso posizioni. "Da anni - ha sostenuto Narducci - chiediamo riforme che dovrebbero incidere sulla qualità della nostra azione in campo culturale e il Ministro lo sa perché il CGIE le ha sollecitate innumerevoli volte, trovando per altro sempre ascolto dal Ministro Frattini, ma inspiegabilmente non si riesce a mettere mano alla riforma della legge 153, risalente al 1971 mentre il mondo è cambiato radicalmente, e non si vede neanche la volontà di mettere mano alla riforma degliConferenza Mondiale dei Giovani Italiani nel Mondo. Sede della FAO a RomaIstituti Italiani di Cultura, nonostante l'esempio che ci viene dalla Francia che sta procedendo ad una riconversione totale dei propri istituti allo scopo di adeguare e rendere competitiva la propria proposta culturale con quanto stanno facendo inglesi, tedeschi e spagnoli". Narducci ha poi aggiunto: "non vorremmoche la con scomparsa della Direzione delle Culturali la cultura italiana diventi servente e "strumentale" soprattutto alle attività di promozione commerciali, e che la Direzione che in futuro si occuperà di cultura italiana nel mondo e della diffusione della nostra lingua, così come i nostri Istituti di Cultura, finiscano per occuparsi di fiere commerciali e di valutazione del commercio di armamenti”.

Dopo avere espresso il proprio plauso e quello del PD per ilmantenimento della Direzione generale per gli Italiani all'Estero, Narducci ha rimarcato che "le comunità italiane all'estero non possono essere pensate come qualcosa di disgiunto dall'Italia e nemmeno come un corpo a se stante, visti i processi d'integrazione molto avanzati che con diverse gradualità le caratterizzano. Esse devono far parte di un progetto più grande di Sistema Paese che non si esaurisce entro i confini nazionali". Concludendo i suo intervento, Narducci ha ribadito l'esigenza espressa in tante occasioni che per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo occorre assolutamente un centro unico di coordinamento, in grado di raccordare e di raccordarsi con le politiche culturali attivate anche da altri ministeri e autonomie locali. "E' un'esigenza alta postulata allo storico convegno di Montecatini, organizzato con il grandeUn Mondo d'Italiani  - Italian International Daily Magazine - il giornale internazionale diretto da Mina Cappussi sostegno del MAE".

UN MONDO D'ITALIANI -- ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE

Il Giornale Quotidiano Internazionale, diretto da Mina Cappussi,diffuso in ogni angolo del pianeta in cui vi sia una comunità italiana, sede di STAGE FORMATIVI per l’Università Roma Tre,Master post laurea in Scrittura, traduzione e comunicazione nelle professioni del web, delcinema e della televisione, collabora con l’emittente televisiva TRSP con il programma omonino UN MONDO D’ITALIANI visibile a breve in chiaro e su SKY in tutto il mondo, associato al quotidiano ORA ITALIA dellaPatagonia Argentina e all’emittente radiofonica pubblica del sud America, Radio Nacional.Nata come LRA, Estación de Radiodifusión del Estado, ha trasmesso per la prima volta il 6 Luglio 1937dall’ufficio di Posta e Telegrafia nella città di Bs.As.Oggi è più conosciuta come Radio Nacional e trasmette da Viedma a Ushuaia, da Bs. As a Formosa; ha sottoscritto un accordo con Radio Emilia Romagna, RER, per il programma Ora Italia su 93.5 FM

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