31.1.11


Il Ministero degli Esteri, con la collaborazione del Museo Nazionale dell’Emigrazione italiana (MEI), ha realizzato il “kit MEI nel mondo”. Si tratta di una raccolta di materiali diversi, visivi, musicali, scritti, che ricostruisce i momenti più salienti dell’emigrazione italiana. L’intenzione è quella di portare questa preziosa documentazione il più possibile al di fuori dei confini nazionali affinché, con la collaborazione della Rete diplomatica e delle altre Istituzioni vicine alle nostre comunità all’estero, possa diventare momento di analisi, riflessione e approfondimento. Una prima occasione importante per divulgare il kit sarà sicuramente legata ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia.I cinque elementi del “kit MEI” sono: 1) un documentario storico in dvd, “Italiani nel mondo: la storia”, che ripercorre le tappe salienti di quello che è stato definito “il più grande esodo di un popolo nella storia moderna”. 
L'emigrazione di 29 milioni di Italiani ha creato, in 150 anni di storia, numerose e dinamiche comunità italiane nel mondo che sono state capaci di far conoscere e apprezzare l'Italia e la sua gente a molte altre popolazioni. La voce narrante del dvd è di Lorenzo Prencipe, Coordinatore del Comitato Scientifico del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana. Il documentario è stato realizzato in collaborazione con Cinecittà Luce e Teche RAI; 2) un cortometraggio in dvd, “Testimonianze di emigrazione. Il cinema italiano”. Nel cortometraggio, il regista italiano Carlo Lizzani racconta il fenomeno dell’emigrazione attraverso alcune tra le più belle e importanti pellicole italiane (“I Magliari”, 1959, di Francesco Rosi; “Pane e Cioccolata”, 1974, di Franco Brusati; “Good Morning Babilonia”, 1987, di Paolo e Vittorio Taviani; “Nuovomondo”, 2006, di Emanuele Crialese; “Il Mio Paese”, 2006, di Daniele Vicari). La narrazione di Lizzani delinea i tratti della cinematografia italiana nei diversi periodi dal dopoguerra ad oggi, evidenziando anche il ruolo in queste pellicole di straordinari attori quali Sordi, Manfredi, Tognazzi e Gassman. Il filmato si conclude con un contributo personale di Renzo Arbore sul tema dell’emigrazione; c) una scelta di brani musicali in cd, “Tra storia e musica. Le canzoni dell’emigrazione”, 12 brani che attraverso le voci di cori di comunità o quelle di cantanti e cantautori (Claudio Villa, Massimo Ranieri, Luciano Tajoli, e ancora Sergio Endrigo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e Ivano Fossati) rievocano alcuni momenti significativi della storia dell’emigrazione italiana; d) un cineforum di 5 film sul tema che comprende: “I Magliari” di Francesco Rosi; “Un tassinaro a New York”, 1987, di Alberto Sordi; “Gli indesiderabili”, 2003, di Pasquale Scimeca; “Nuovomondo” di Emanuele Crialese; “Il Mio Paese” di Daniele Vicari. Le trame sono state individuate con lo scopo di fornire diversi spaccati di vita degli emigrati, in luoghi e contesti tra loro differenti. L’intento di ogni proiezione sarà quello di dibattere, tra l’altro, sulla visione che ogni singolo regista ha voluto riservare al tema, sulla valutazione del contesto storico nel quale è ambientato e sui rapporti degli emigranti con le popolazioni locali; e) una pubblicazione sulla realizzazione e sviluppo del “Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana”, che attraverso una serie di immagini storiche contestualizzate al testo nonché foto del Museo stesso ripercorre la storia dell’emigrazione dall’età preunitaria.

I 150 anni dell’Unità d’Italia
Il “kit MEI nel mondo” verrà lanciato dalle nostre Rappresentanze in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A questo proposito, nella presentazione del catalogo del Museo Nazionale dell’Emigrazione, che costituisce parte del kit, Alfredo Mantica, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e Presidente del Comitato Scientifico del Museo ha scritto: “A centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il percorso dell’Emigrazione Italiana è fondamentale per celebrare la storia, l’attualità e il futuro dell’essere e del sentirsi italiani. Senza il riconoscimento del ruolo svolto dall’emigrazione, la storia dell’Unità nazionale è sicuramente incompleta. L’emigrazione è stata infatti il crogiolo nel quale molti si sono scoperti italiani al di là delle proprie origini regionali, che soltanto pochi decenni prima ne indicavano l’appartenenza a Stati diversi. Oltralpe e Oltremare gli emigrati hanno anch’essi costruito la nazione italiana, e hanno sviluppato il sentimento di identità nazionale di una comunità che si è forgiata attraverso un lungo e complesso percorso storico di cui l’emigrazione è parte integrante”.