20.7.13

"Eppure siamo amici, amici per la pelle
Un po' come la luna a braccetto con le stelle.
Si beccano su tutto, sono come cane e gatto
E chi si mette in mezzo, a dire poco è mezzo matto
E chi si mette in mezzo, si signori è mezzo matto!
Amici, amici, amici per la pelle
Che storia, amici, ma è la verità!" 

Amici per la pelle - Zecchino d'Oro. 


Che gli argentini siano passionali lo si sa già! Basta vederli parlare di calcio, di politica o di qualsiasi altro argomento intorno alla tavola mentre aspettano un bel pezzo di "asado". Litigano, bestemmiano, eppure si divertono, si innamorano e crescono in amicizia. 
"Mi amigo es mi maestro, mi discípulo y mi condiscípulo. Él me enseña, yo le enseño. Ambos aprendemos y juntos vamos recorriendo el camino de la vida, creciendo. Sólo el que te ama te ayuda a crecer", diceva l'argentino Enrique Febbraro, ideatore del "giorno dell'amicizia". 

È stato lui, Enrique Ernesto Febbraro, professore di filosofia e storia, musico, dentista e membro del Rotary Club,  a proporre la data del 20 luglio come giorno dell'amicizia in Argentina. Perché il 20 luglio? Il 20 luglio 1969 era stato il giorno dello sbarco dell'uomo sulla Luna. "Quel giorno - spiegava Febbraro -  eravamo tutti in attesa della buona fortuna dei tre astronauta. Eravamo tutti amici suoi, e loro amici dell'universo"

Residente nella città argentina di Lomas de Zamora - che in merito alla sua iniziativa è stata nominata Capoluogo Provinciale dell'Amicizia - Febbraro è stato anche il fondatore dell'Associazione Mondiale per la Comprensione. Professore di Psicologia presso l'Università della Fondazione Carlo Cosimo Borromeo, e dottore honoris causa in Scienze Sociali nel 1950, titolo che conseguì presso l'Accademia Americana della Storia e la Scienza. 

Alle domande "Come si fa un amico?"  "Dove lo si trova?", Febbraro rispondeva: " ... in qualsiasi luogo, al bar, in ufficio, in un'altra città, in qualsiasi paese, all'angolo, via Internet, viaggiando, fra gli animali e le piante, o nel mondo delle idee. L'unica cosa di cui c'e' bisogno è di amare, ascoltare, comprendere, aprirsi all'altro, dare e sentirsi bene nel condividere la sua allegria e di accompagnarlo nella sua pena". 
"Come si conosce ad un amico?". "È facile - diceva Febbraro - perché non lo si vede, lo si sente". 


Il Dia del amigo in Argentina è stato istituito dal Superior Gobierno de la Provincia de Buenos Aires con il decreto N: 235/79.