29.5.09

«Niente ritorno anticipato alle urne». uno sfollato contesta: «fatti processare»

Berlusconi e i timori di un nuovo '94
«I giudici vogliono ribaltare il voto»

L'Anm: «Basta insulti, ascolti il monito del Presidente della Repubblica». Mancino (Csm): abbassare i toni

Berlusconi (Reuters)
Berlusconi (Reuters)
L'AQUILA - Nuovo botta e risposta tra premier e giudici. Silvio Berlusconi, dopo quello di giovedì, ha ripreso il suo attacco ai giudici, durante un sopralluogo all'ospedale dell'Aquila. «Quando con delle sentenze basate sul ribaltamento della realtà si vuole ribaltare la decisione popolare e si vuole sostituire chi è stato eletto dal popolo», per governare, «questa si chiama con una parola sola: volontà eversiva e eversione». «È inutile che ancora dica che cosa penso di certe situazioni della magistratura», ha detto il premier conversando con i cronisti a margine di una visita per l'inaugurazione di alcuni padiglioni appena riaperti dell'ospedale dell'Aquila, chiuso per il terremoto del 6 aprile. «Giovedì - ha proseguito il presidente del Consiglio - qualcuno si è scandalizzato perché ho parlato di grumi eversivi: non faccio che dire ciò di cui sono assolutamente convinto». Quindi ha evocato il ribaltone del '94: «Ho citato l'esempio del '94 quando sono stato eletto e ho avuto un attacco della magistratura su una cosa che non esisteva e per cui sono stato assolto dieci anni dopo con formula piena».

LA REZIONE DELL'ANM: «ASCOLTI IL MONITO DI NAPOLITANO» - L'associazione nazionale dei magistrati ha replicato nel pomeriggio alle nuove accuse di Berlusconi e ha invito il premiere a smettere di rivolgere insulti ai magistrati: «Ascolti il monito di Napolitano».

MANCINO: ABBASSARE TONI - E Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino ha invitato chi «riveste ruoli istituzionali e svolge delicate funzioni previste dall’ordinamento a rispettare i confini delle competenze altrui», regola «di ogni sana democrazia», invitando inoltre ad «abbassare i toni dello scontro». E ha poi aggiunto, ricordando l'imminente Festa della Repubblica, come le manifestazioni del 2 giugno siano «sempre state un’occasione per riflettere sulle condizioni generali del Paese e sulla salute delle nostre istituzioni. Non mi nascondo che quest’anno la ricorrenza della Repubblica sollecita tutti ad avere senso di responsabilità, di rispetto delle istituzioni, di autocontrollo nell’esercizio delle pubbliche funzioni».

UNO SFOLLATO: «FATTI PROCESSARE» - All'ingresso dell'ospedale uno sfollato ha attaccato il premier: «Fatti processare, non contestare i magistrati; e rispondi alle domande». «Ero qui per analisi - ha raccontato Bruno, che vive in una tendopoli - e ho visto un grande trambusto di polizia. Mi dispiace di aver fatto questa figuraccia davanti a tutti, ma mi chiedo: dove è l'opposizione? Sono tutti appecoronati».

UNA SIGNORA: «GRAZIE» - Il Cavaliere, sempre guardato a vista dalle sue guardie del corpo, non ha risposto alle contestazioni e si è fermato dopo qualche metro per salutare una signora che gli si è avvicinata dicendo: «Silvio sei grande grazie di tutto». Assediato da una selva di telecamere e taccuini, il premier ha fatto un giro nei reparti dell'ospedale e prima di andar via ha salutato così i medici, gli infermieri e tutti i volontari che assistono gli sfollati: «Avete fatto dei miracoli, fate ben sperare. Grazie per il vostro lavoro».

NIENTE VOTO ANTICIPATO - Più tardi, Berlusconi è tornato a parlare smentendo di voler ricorrere al voto anticipato per reagire alle inchieste. A chi gli ha chiesto se una possibile risposta ai magistrati possa essere il ritorno alle urne, il premier ha risposto «no», alzando le braccia come per dire 'non aggiungo altro'.

-Giornale Corriere della Sera-