11.9.09

di Ricky Filosa *

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA AVREBBE PARAGONATO GLI IMMIGRATI IN ITALIA AGLI ITALIANI NEL MONDO

Il presidente della Camera, che è stato a Marcinelle lo scorso 8 agosto insieme a Mirko Tremaglia per celebrare la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro italiano nel Mondo parlando di immigrazione all'ultimo convegno delle Acli, ha detto che gli stranieri immigrati in Italia si sentono più italiani dei figli o dei nipoti degli italiani nel mondo. Questo, almeno, il succo delle sue parole.
Per avvalorare la sua tesi, ha fatto riferimento a quegli italiani di seconda o terza generazione che si recano in ambasciata a chiedere il passaporto italiano solo per potere venire in Europa tranquillamente, e ai quali magari dell'Italia non interessa nulla.
Fini scopre l'acqua calda. E' vero, noi che ci occupiamo di italiani all'estero molto da vicino lo sappiamo bene: questi nipoti di emigrati italiani che hanno ormai perso il filo ombelicale con il BelPaese ci sono. Lo sappiamo tutti. E' un tema che su Italiachiamaitalia.com è stato discusso più volte. Nella nostra memoria, fra i tanti, è limpido un articolo di Marco Zacchera, deputato PdL per anni responsabile del settore Esteri di Alleanza Nazionale, che parlava proprio di questo, dopo una sua visita in Argentina. Zacchera tornerà sul tema più volte.
Come Zacchera, tanti altri sono intervenuti sulla questione. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma nel caso particolare, Fini si è probabilmente lasciato scappare qualcosa che, se fosse stato in una sede diversa (e non a un convegno Acli), probabilmente non avrebbe detto.
Cittadinanza agli stranieri: sul fatto dei cinque anni, siamo tutti d'accordo. Sarebbe sbagliato: la Patria non si svende per così poco, scriveva bene Il Giornale qualche giorno fa.
IL COMMENTO Caro Fini, cinque anni non bastano per svendere la Patria
Ma agli italiani nel mondo dà fastidio altro: a loro dà fastidio ciò che Fini ha detto, paragonando in qualche modo gli immigrati stranieri in Italia con i nostri connazionali all'estero. Ma dove si è visto mai un tale ragionamento? Beh, sì, in qualche modo s'è già visto, a dir la verità: non ricordate quanto avevamo attaccato la sinistra, quando aveva adoperato - nella scorsa legislatura - lo stesso metro usato da Fini oggi, per trattare il tema della cittadinanza agli immigrati? Bisogna avere la memoria lunga...
Tutto il resto è fuffa. Ancora: lo sappiamo anche noi, come non potremmo, che il mondo è pieno di italiani di seconda o terza generazione che vogliono il passaporto italiano, così, più per sfizio che per altro. Ma quelli non sono e non rappresentano certamente la maggioranza degli italiani oltre confine. Quella è caso mai la parte più squallida dei connazionali residenti nel mondo. La parte vera, più forte e genuina, è rappresentata dalla stragrande maggioranza degli italiani all'estero, che anche lontani dallo Stivale mangiano italiano, parlano italiano, diffondono il made in Italy nel mondo... e si SENTONO italiani! 
Voi che parlate di nuove generazioni di italiani all'estero che dell'Italia se ne sbattono: scusate, ma la Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, ve la siete tutti dimenticata?
Voi (finora pochissimi, grazie a Dio), che difendete Fini anche contro gli italiani all'estero per i quali avete tanto lottato e lavorato, che avete tanto accarezzato e leccato, davvero pensate che gli immigrati stranieri qui in Italia possano sentirsi più italiani dei figli o dei nipoti dei connazionali oltre confine? Allora il mitico Mirko Tremaglia perchè si è battuto e sbattuto tanto per gli italiani nel mondo? Poteva farlo a favore degli immigrati fin dall'inizio - come sta facendo di recente, del resto, in totale simbiosi (pare) con Fini - e lottare fin da subito per dare il voto a loro, e non a quei poveretti degli italiani all'estero. Che, in un modo o nell'altro, dall'Italia - a parte il voto con i 18 parlamentari esteri - finora hanno sempre preso solo schiaffi in faccia.
Se Fini ha ragione, perchè ci diamo tanto da fare - tutti noi, che ruotiamo attorno all'universo dei connazionali - per gli italiani nel mondo? Che andassero tutti in malora, e cominciamo a parlare degli immigrati e a seguire tutto quello che li riguarda. Se Fini ha ragione, che ci frega - direbbero a Roma - degli italiani all'estero? Bah...!
Quello attuale è sempre più un mondo che va al contrario. Che ci volete fare...


Ricky Filosa* - Italia chiama Italia ricky@italiachiamaitalia.com
*direttore www.italiachiamaitalia.com


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