14.12.09


Sull'aggressione a Berlusconi: «Dobbiamo essere tutti allarmati». E auspica il ritorno a un «confronto civile»

ROMA - No al ritorno di ogni forma di violenza politica, basta con questa esasperazione pericolosa delle polemiche. È l'appello del presidente Napolitano, dopo l'aggressione contro Silvio Berlusconi a Milano: «Ho fatto quella dichiarazione nella convinzione che ci sia un'esasperazione pericolosa della polemica politica, e bisogna fermarla - ha detto facendo riferimento agli appelli fatti in passato per l'abbassamento dei toni tra le parti politiche -. Impediamo subito e risolutamente che rinascano forme di violenza che l'Italia ha già conosciuto e pagato». Intervistato dal direttore del Tg2 Mario Orfeo, il capo dello Stato ha dunque auspicato il ritorno a «un normale e civile confronto tra le forze politiche e le istituzioni. Non ha senso che gli uni accusino gli altri per il clima che si è creato».


«ALLARMATI PER AGGRESSIONE» - Sul ferimento del premier, Napolitano usa parole dure: «È stato colpito e ferito il presidente del Consiglio e, anche se verrà verificato che si è trattato di un gesto di uno sconsiderato, dobbiamo essere tutti egualmente allarmati. E quando dico tutti intendo tutti gli italiani che credono nella democrazia e hanno a cuore che venga garantita la pacifica convivenza civile». Il presidente del Consiglio, ha aggiunto, è eletto per cinque anni: «Dunque non si cerchino scorciatorie e non si vedano complotti là dove esistono dissensi». Infine, sullo scontro tra politica e magistratura, Napolitano invita le istituzioni a «rispettarsi reciprocamente, a misurare le parole e a non alimentare tensioni, ovunque si parli, nei congressi, nelle piazze o in tv. Ciascuno faccia la sua parte e resti nei limiti del proprio ruolo fissati dalla Costituzione». La richiesta ai cittadini è invece quella di «avere fiducia in tutte le istituzioni, rispetto e senso di responsabilità che l'interesse comune urgentemente richiede».´


SCHIFANI: ABBASSARE I TONI - Chiede toni più civili anche il presidente del Senato Renato Schifani, che in mattinata ha fatto visita a Berlusconi all'ospedale San Raffaele. Il premier ha vinto le elezioni e deve governare, ha detto al Tg1, «mi auguro che alcuni toni vengano isolati e rientrino. Berlusconi può governare bene o male, ma non si può demonizzare l'avversario politico». Schifani, che ha apprezzato la visita di Bersani al premier, ha però concluso che si sarebbe aspettato «una condivisione unanime dei toni della politica a condannare senza se e senza ma quel gesto».