30.3.10

dal sito ReportER
El Convoy Presidencial en Valcheta - Il Presidente scende dal Treno






















Lo scorso 20 marzo si sono celebrati i 100 anni dell’evento più importante della Linea Sud del Territorio Nazionale del Rio Negro. Il giorno in cui si inaugurò il primo “pezzo” delle Vie Ferroviarie dello Stato che va dalla costa Atlantica a San Antonio Oeste fino ad arrivare al paesino di Valcheta.

La costruzione delle Ferrovie dello Stato fra San Antonio Oeste e il Lago Nahuel Huapi – che sarebbe durata più di 25 anni- fù favorita dal Ministro Ezequiel Ramos Mexia, titolare delle deleghe nazionali di Agricoltura e Costruzioni Pubbliche durante quelli anni. Ramos Mexia aveva in mente la realizzazione di 3 grandi vie patagoniche, che avrebbero unito porti e popoli con chiaro senso di unita’. Erano state progettate anche le linee Comodoro Rivadavia-Colonia Sarmiento; Puerto Deseado- Colonia Las Heras; e quella che, attraversando tutto il Sud del Rio Negro, avrebbe collegato San Antonio Oeste-Nahuel Huapi.

Questo diagramma si sarebbe realizzato con una via che correva da nord verso sud, ai fianchi della Cordillera de los Andes. Gli studi precendenti alla costruzione sono stati affidati al Geologo statunitense Bailey Willis; e per la direzione tecnica fu chiamato al lavoro un giovane Ingegnere italiano che aveva fatto esperienza nella costruzione della prima linea della Metropolitana di Buenos Aires: Guido Jacobacci, nato a Modena nel 1864. laureato a Torino ed emigrato in Argentina nel 1890 dove sposò Cecilia Pelazqui, mamma dei suoi quattro figli. Dal 1906 si impegno’ nello studio della costruzione del Porto di Buenos Aires e disegno’ le vie nel luogo della Metropolitana.
Oltre a tutto questo lavoro’ nelle vie ferroviarie di Patquía -Chilecito, nella Rioja, e nella Villa María-Rufino, in Córdoba. Nel 1908 fu nominato dal ministro di Costruzioni Pubbliche, Dr. Ezequiel Ramos Mexía, capo delle Ferrovie Patagoniche, per dare avvio alla costruzione della linea ferroviaria fra San Antonio e il lago Nahuel Huapi.


I lavori iniziarono alla fine del 1908. Con l’installazione del molo di Punta Verde, nello stesso posto dove oggi la Comuna di San Antonio Oeste creò un balneario maritimo d’immensa bellezza. Li’ arrivarono, nelle navi di oltremare, tutti i materiali, le rotaie, traversine e chiodi, tre gru di grande misura, attrezzi di diverso tipo e la prima locomotiva importata da Inghilterra quasi interamente disarmata.
San Antonio Oeste esplodeva di attivita’, con profumi, sapori, suoni nuovi e un’interessante miscela di lingue che i tecnici e operai portavano con se’.
E dove soprattutto l’italiano prevaleva sulle altre. Dato che Jaccobacci si era portato con sé tanti altri italiani, Emiliano Romagnoli anche loro, come Giuseppe Savioli proveniente da Forlì – Cesena e poi Liguri, Pugliesi, e tanti altri ancora.
Una situazione totalmente nuova, ben lontana dall’immaginario dei pioneri che vi si trovarono comunque coinvolti.
Il ritmo di lavoro era ottimo. Si collocavano 600 metri di via al giorno e si trasportavano 140 tonnellate di carica utile, fra zavorra, vie, attrezzi, provisioni per gli animali e altro.
Nel dicembre del 1909 si finirono di costruire i primi 100 km di ferrovie e agli inizi dell’anno seguente le ferrovie erano arrivate fino a Valcheta.

Adolfo Fragoza, lavoratore ferrroviario, scriveva nel suo libro “Paralelas de Acero” su quel 20 marzo 1910, giorno dell’inaugurazione delle ferrovie: “All’arrivo di materiale nuovo si aggiungeva l’arrivo dell’acqua e così si produce l’inaugurazione del primo tramo di via fra San Antonio e Valcheta, il 20 marzo 1910, con la presenza del Presidente de la Nazione Dr. José Figueroa Alcorta, accompagnati dal Ministro di Costruzioni Pubbliche Dr. Ezequiel Ramos Mexía, e il Dr. Roque Sáenz Peña, successore nella Presidenza della Nazione di Figueroa Alcorta.

L’inaugurazione ufficiale dei primi 100 kilometri di vie si portò a termine nel fienile di cariche impiazzato a Valcheta dove arrivò il treno presidenziale.
Il presidente era arrivato fino al porto di San Antonio nella nave a vapore di Fiume “Mitre” assieme al suo comité e ai marinai di Porto Belgrano.
Il passo del Presidente in questo paese fu salutato dai presenti con grande allegria, con grandi cartelli di benvenuto. Uno dei quali diceva testualmente: “Nel 1810 si diede vita ad una nuova nazione, nel 1910 si apre alla vita una nuova regione”.
Si era conclusa la tappa più importante del progetto di linea ferroviaria che avrebbe segnato un grande cambiamento nella vita di tutti gli abitanti della regione.