13.3.11




La Cartolina dall'Emilia Romagna di oggi arriva da Reggio Emilia, e vi porta a passeggio per le sue vie e le sue piazze.

Leggiamo da Wikipedia che il centro storico attuale della città ha la forma di un esagono allungato, attraversato dalla via Emilia che ricalca l'originario tracciato romano ed è completamente fiancheggiata da palazzi di pregio.

Attorno alla via Emilia si sviluppa il centro storico della città, con i suoi monumenti cinque - settecenteschi. Ai lati dei Giardini pubblici, un parco ottocentesco con statue e fontane impiantato sull'area dell'antica cittadella militare, sorgono le piazze dei Teatri, con il neoclassico Teatro Municipale intitolato all'attore reggiano Romolo Valli.

Lungo il Corso Garibaldi, tracciato sull'alveo antico del torrente Crostolo, oggi deviato fuori dalle mura, sorgono il Palazzo ducale (attualmente sede della Provincia e della Prefettura) e la Basilica barocca della Madonna della Ghiara eretta a partire dal 1597 demolendo parte del precedente convento e della chiesa dei servi. I lavori, diretti dall'architetto e scultore reggiano Francesco Pacchioni, terminarono nel 1619.

In Piazza San Prospero, sede del mercato, sorge l'omonima basilica dedicata al patrono della città. La fondazione della Basilica risale all'anno 997 anche se nell'edificio attuale, testimonianza insigne del barocco emiliano, restano poche tracce della Basilica originaria.
Attraverso una strada porticata chiamata via del Broletto si arriva in piazza Prampolini sulla quale si affacciano i più importanti edifici della vita politica e religiosa della città.

Sul lato nord si erge il Palazzo del Monte, da cui si innalza la torre civica con l'orologio. Di fronte a Palazzo del Monte è collocata la Statua del Crostolo, monumento caro ai reggiani, che rappresenta il fiume che attraversa la città. Il lato occidentale della piazza è occupato dalle Notarie, antica sede del collegio dei notai, e dal Palazzo del Podestà. Di fronte ad essi sorge il Duomo di cui si può ammirare il battistero la cui costruzione originale risale al medioevo e la cui pianta, in origine, aveva la peculiarità di richiamare quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Sul quarto lato della piazza sorge la Torre del Bordello, oggi sede di uffici comunali, e il palazzo del Municipio, con la Sala del Tricolore, attualmente usata come sala consiliare del comune di Reggio Emilia.
In questa sala il 7 gennaio 1797 venne adottato per la prima volta il tricolore come bandiera della Repubblica Cispadana, antenato dell'attuale bandiera italiana.
Reggio Emilia ricorda con orgoglio il suo aver dato i natali alla bandiera italiana e in questo anno di celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità nazionale le strade del centro storico della città sono teatro di un'esposizione molto particolare a cielo aperto.

Lungo un percorso di ben 6 chilometri sono esposte 150 bandiere corrispondenti a diversi periodi storici che hanno segnato il cammino dell'Unità Nazionale.


Attraverso questi vessilli di grande dimensione appesi a fili tesi da un capo all'altro dei palazzi è proposta una storia, da scoprire con gli occhi all'insù, che inizia dalla Rivoluzione francese. Un percorso nel corso del quale quell'Italia del 1861 si identifica con oscillazioni e variazioni nei tre colori della bandiera "bianca rossa e verde". 
Tutte le bandiere che hanno da allora rappresentato momenti storici significativi sul percorso della nascita della nazione unita sono esposte in questa mostra itinerante che racconta della nostra identità nazionale, fatta di una molteplicità di culture, di ideali e di differenze.
L'esposizione è stata inaugurata il 7 gennaio, in occasione dell'anniversario della proclamazione del primo tricolore, e sarà visibile fino al 2 giugno, giorno della festa della Repubblica.
Il percorso della mostra inizia da via Emilia San Pietro e prosegue per tutta via Emilia Santo Stefano estendendosi nelle laterali fino al teatro Valli, all’ex caserma Zucchi, corso Garibaldi e le vie vicine al palazzo Municipale. Il percorso è suddiviso in dieci sezioni, corrispondenti ad altrettanti periodi storici, dalla Rivoluzione francese alla Repubblica passando per le lotte per l'Unità d'Italia e le bandiere della Resistenza.
In via Sessi sono raccolte le cosiddette bandiere evocative legate a momenti e valori chiave della storia del nostro paese e della comunità internazionale, come la nascita della bandiera dell’Onu nel 1947, la bandiera multicolore della “Pace” nata ad Assisi nel 1961, lo striscione bianco antimafia della manifestazione di Palermo nel 1992 e a quello del 2005 delle ragazze e ragazzi di Locri.
In viale Allegri e corso Garibaldi sono in mostra le bandiere degli Stati europei ed extraeuropei, in omaggio all’Unione europea e in segno di unità e fratellanza tra tutti i popoli e Paesi.
Per tutto il 2011, poi, a Reggio Emilia è possibile visitare la collezione di arte contemporanea Maramotti, oltre duecento opere rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali dal 1945 a oggi, tra dipinti, sculture e installazioni, nella vecchia sede produttiva di Max Mara convertita in spazio espositivo.
Vi abbiamo fatti stancare a camminare per le strade di Reggio Emilia? Allora buon riposo e appuntamento alla prossima Cartolina dall'Emilia Romagna!
Claudia - Staff TER  

n.d.r: brano musicale "Tre colori" di Tricarico.