30.5.11


Castello Estense, di Mario Rebeschini
La cartolina dell’Emilia-Romagna questa settimana arriva da un tempo lontano, da un tempo di dame e cavalieri. Per la precisione arriva dal 1259 quando, per festeggiare Azzo VII, marchese estense, si corre il primo Palio della città di FerraraSi tratta, in realtà, del primo Palio della Storia, essendo quello di Ferrara il Palio più antico del mondo.
A differenza di molti Palii guerrieri, quello di Ferrara si caratterizza, inoltre, per il tipo di corsa, che è una corsa di festa. E infatti i Palii si svolgevano anche per sottolineare avvenimenti felici (come nascite, matrimoni e visite di personaggi importanti).
Dopo vent’anni dal primo Palio, nel 1279, questa usanza popolare viene istituzionalizzata dal Comune, e viene disposto dagli statuti che il Palio si corra due volte l’anno: il 23 aprile in onore di San Giorgio patrono di Ferrara, ed il 15 agosto in onore della Vergine Assunta.
Con la devoluzione dello Stato Estense alla Santa Sede, avvenuta nel 1598, le feste continuano, ma vengono più che altro legate al carnevale: le Corse vere e proprie si fanno sempre meno frequenti, mentre prevalgono balli e maschere. Nella prima metà dell’Ottocento torna testimonianza di qualche sporadica corsa di cavalli, ma è solo negli anni ’30 del Novecento che l’usanza estense viene riporta in vita, e poi definitivamente ripristinata nel 1967.
Oggi le Corse si tengono nel mese di maggio in onore di San Giorgio, ma la data vuole ricordare la celebre edizione del 1471 corsa in onore di Borso d’Este, diventato Duca di Ferrara. Ed infatti i costumi e gli usi del Palio attuale sono riconducibili alla seconda metà del Quattrocento.
Forse non tutti sanno che il nome Palio deriva dal premio attribuito al vincitore della corsa, un palio appunto, ovvero un pezzo di stoffa che veniva benedetto.
Oggi i Palii sono i quattro tramandati dalla tradizione: verde per la corsa delle putte, rosso per la corsa dei putti, bianco per la corsa delle asine ed infine giallo per la corsa dei cavalli. I Palii sono contesi da otto Contrade: i quattro rioni con territorio entro le mura [San Benedetto, Santa Maria in Vado, San Paolo e Santo Spirito] più i quattro borghi [San Giacomo, San Giorgio, San Giovanni e San Luca].



I festeggiamenti in occasione del Palio durano quasi un mese: sono iniziati Venerdì 6 Maggio con la Benedizione dei Palii nella Cattedrale della città.
Si sono svolti inoltre, come da tradizione, le gare di sbandieratori e di musici, che si sono contesi i titoli delle varie specialità, e sono differenziati in base all’esperienza degli atleti tra “Giochi Giovanili delle Bandiere” e “Antichi Giochi delle Bandiere Estensi”.  Lo scorso fine settimana si è svolto inoltre uno degli eventi più scenografici, l’Iscrizione delle Contrade alle Corse al Palio, un corteo notturno che percorre Corso Ercole I d’Este e arriva al Castello Estense.
Palazzo Diamanti ,
di Massimo Baraldi.
L’evento culminante sarà tuttavia il pomeriggio di domenica 29 maggio, quando, in Piazza Ariostea, si svolgeranno le quattro Corse al Palio vere e proprie.
Immaginiamo allora di percorrere i luoghi del Palio, tra Dame e Cavalieri, Sbandieratori e Musici, Danzatrici, Giullari e Mangiafuoco, assaporando l’atmosfera medievale e rinascimentale della città, che il Palio fa rivivere nella sua pienezza. 
La Cattedrale di San Giorgio Martire, Duomo di Ferrara, è stata costruita nel XII secolo in stile romanico e la sua facciata è ricca di logge, statue e bassorilievi; sorge al centro della città, di fronte al Palazzo Comunale e di fianco a Piazza Trento Trieste, anticamente conosciuta come Piazza delle Erbe.
Non lontano troviamo il Castello Estense, commissionato nel Trecento da Niccolò II d'Este all’architetto Bartolino da Novara; fu costruito intorno alla precedente torre di avvistamento chiamata Torre dei Leoni. Il Castello aveva inizialmente una funzione di controllo politico e di difesa militare, e successivamente di residenza signorile. Recentemente restaurato, è ora sede di mostre ed esposizioni. 
Dal Castello parte Corso Ercole I d'Este, via storica di Ferrara e una fra le più importanti della città; è considerata da molti una delle strade più belle d’Europa, per via del suo intatto sapore medievale, ed è in effetti la via europea più lunga senza negozi. Questo lungo viale, chiamato in passato Viale degli Angeli, è stato edificato grazie al Quattrocentesco progetto dell'Addizione Erculea, voluto dal duca di Ferrara Ercole I d'Este  e commissionato all’architetto ferrarese Biagio Rossetti; tale opera urbanistica ha voluto collegare la parte sud del centro storico, dove si trova il Castello Estense, con la parte nord delle mura fino alla Porta degli Angeli. All'incrocio con una via trasversale che collega Porta Po e Porta a Mare va a formare il "Quadrivio degli Angeli" formato dal Palazzo dei Diamanti, così denominato per via delle mura esterne costituite da blocchi di pietra a forma di punte di diamante, Palazzo Prosperi-Sacrati, in tipico stile rinascimentale ferrarese ma con un portale monumentale in stile veneziano, e Palazzo Turchi di Bagno.
Girando a destra su Corso Porta Mare arriviamo così in Piazza Ariostea, che prende il nome dalla statua del poeta Ludovico Ariosto posta al suo centro;  questa piazza-parco ha forma rettangolare con un anello centrale ribassato, dove appunto si svolgono le corse del Palio. Ormai è tutto pronto per l’ultima giornata, la più importante, del Palio: non resta che sedersi e attendere che le corse abbiano inizio!
Ciao a tutti da Elisa di TurismoEmiliaRomagna e a presto con un’altra Cartolina dall’Emilia-Romagna!