30.10.10

di Marcelo Carrara. 

Lo scorso 1° ottobre sono stati festeggiati, nella località di Jose C. Paz, a pochi chilometri della città di Buenos Aires, i 100 anni del grande campione olimpico piacentino Attilio Pavesi, il quale ha celebrato il suo centenario con la presenza della sua famiglia e di Claudio Santi, che gli ha consegnato la medaglia conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Come scriveva il portale piacentino www.piacenzasera.it, “Un concentrato di emozioni. Così può essere riassunta la giornata di oggi che a Josè C. Paz, alle porte di Buenos Aires, in un clima gioioso ha salutato il centesimo compleanno di Attilio Pavesi, olimpionico a Los Angeles 1932 e primo campione olimpico italiano di ciclismo su strada. Il piacentino di Caorso, nella storia come olimpionico più longevo, ha festeggiato l'importante traguardo attorniato dai familiari e da amici che hanno voluto partecipare all'importante momento.”
Ai festeggiamenti era presente Claudio Santi, direttore generale della Sei Giorni delle Rose e organizzatore della Festa del Secolo (il programma di manifestazioni che la scorsa estate ha celebrato il campione di Caorso), che ha consegnato ad Attilio Pavesi la medaglia commemorativa che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto conferire al campione olimpico e coniata dalla zecca di stato (“Ad Attilio Pavesi per i suoi cento anni”, questa la dedica della medaglia). Attilio Pavesi ha commentato piangendo di gioia: "demasiado (troppo), troppo per me, sono troppo felice".
La medaglia era stata consegnata al sindaco di Caorso Fabio Callori dal Prefetto di Piacenza Silvana Riccio nel corso di una suggestiva serata dedicata proprio ad Attilio Pavesi, chi abita dal 37 in Argentina, nella sua Caorso lo scorso 14 luglio ed è rimasta esposta fino a pochi giorni fa nel museo dedicato al campione piacentino presso il velodromo di Fiorenzuola, intitolato proprio ad Attilio Pavesi dall'amministrazione comunale di Fiorenzuola, con alla testa il sindaco Giovanni Compiani.
Claudio Santi ha commentato così i cento anni di Pavesi: "un secolo di vita nel quale Attilio ha attraversato periodi, episodi e personaggi che hanno rivoluzionato varie volte il modo di vivere, di pensare, di fare. Cento anni importanti e un anno di festa per un olimpionico che ha scritto una pagina e vissuto i profondi cambiamenti di questo secolo trascorso. Il tutto corollato dalla medaglia del Presidente della Repubblica che ha commosso profondamente il campione e l'uomo. Non poteva andare meglio, sono felicissimo per lui e per noi che abbiamo vissuto, come lo avremmo voluto, questo straordinario compleanno". 
Le parole di Massimo Trespidi, presidente della provincia di Piacenza, e di Maurizio Parma, vicepresidente della provincia ed Assessore dello Sport: “Ha vinto le Olimpiadi del 1932 a Los Angeles nella prova su strada sia a livello individuale che di squadra. E’ il più anziano campione olimpico vivente. La sua è la prima medaglia d’oro di un atleta piacentino alle Olimpiadi e la prima di un ciclista azzurro nella prova su strada. Attilio Pavesi è il vanto piacentino per eccellenza. L’uomo, il campione che ha vissuto da protagonista per un secolo di storia. Per i suoi cento anni la Provincia gli porge i migliori auguri. La stima e la riconoscenza dell’Ente nei confronti di Pavesi sono incommensurabili. Dal 1937 in Argentina, il campione non ha mai voltato le spalle alla sua terra d'origine e oggi questa terra lo ricorda, lo omaggia, lo premia. Appassionato di sfide, il suo spirito di avventura e la sua storia hanno fatto sognare intere generazioni. Il territorio piacentino si fregia di aver dato i natali a una figura di così alto spessore sportivo, storico e umano, recentemente insignita della medaglia in bronzo del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Memoria storica vivente, Pavesi è il testimone di un secolo di contraddizioni, un secolo che ha conosciuto la peggiore miseria e che ha abbracciato le più alte sfide dell’umano. Lui queste sfide le ha vinte, consegnandoci una delle più belle pagine di storia degli ultimi 100 anni”.
All’incontro non siamo mancati nemmeno noi dell’Associazione Emilia Romagna di Mar del Plata di cui ho portato volentieri io, oriundo piacentino, il saluto e l’abbraccio della nostra associazione un saluto esteso alla figlia di Pavesi, Patrizia, presidente del Circolo Regionale Emiliano Romagnolo del Club Italiano di Jose C Paz e a tutta la sua famiglia, per l’impegno di portare avanti sempre in alto la bandiera dell’italianità nel mondo.